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  • Immagine del redattoreFrancesco Piliero

Essere disponibili è sinonimo.....

Ci sono due citazioni che nella mia professione amo in particolar modo: "negli affari è meglio iniziare la trattativa come nemici per poi diventare amici che il contrario" e la seconda "se il cliente non ti teme si sentirà in obbligo di prendersi qualsiasi libertà". Può sembrare quasi una banalità, ma spesso per senso di gratitudine, magari per non perdere un lavoro si ovvia al dovere professionale e ci si pone davanti al cliente quasi fosse un amico o un parente: niente di più sbagliato. Un professionista è un professionista che deve disporre :delle sue abilità, del suo tempo e della sua attrezzatura per svolgere al meglio il proprio lavoro ; altresì il cliente è colui che non essendo in grado o magari impossibilitato a svolgere quella mansione si rivolge a lui. Ovviamente il contendere di tutta la questione è il compenso finale. Vi racconto una semplice storia accadutami. Vengo contattato a inizio autunno per svolgere un servizio fotografico di un battesimo. Mi incontro con i genitori e ascolto le loro richieste. Va tutto bene , il prezzo, le stampe che offrivo, l'unico punto che non ci trovava in accordo era il fotolibro, in quanto ciò che avevo in catalogo non era in linea con le loro aspettative, in quanto i miei hanno una linea più moderna, mentre loro volevano una cosa ,per intenderci, anni 70/80, con scatola a chiusura molto grosso e appariscente. Firmano il contratto affidandomi l'incarico senza il fotolibro con l'impegno da parte mia di vedere se riuscivo ,magari attraverso altri fornitori, di procurare ciò che a loro interessava. Ma sin da subito mi ero accorto di essermi infilato in un vicolo cieco, infatti non trovavo ciò che loro volevano. Comunque svolgo il servizio do a loro il mio lavoro e siccome il contratto prevedeva anche 4 stampe chiedo di scegliere con calma le foto che avrebbero voluto stampare per poi procurargliele. Nel frattempo dico loro che ero riuscito a trovare un fornitore che realizzava fotolibri come volevano loro, ma che aspettavo un campione per visualizzare e testare la qualità dei materiali. Tutto sembrava perfetto, ma da qua in poi solo problemi. D'improvviso i due clienti spariscono nel nulla, il campione ricevuto, anche se di buona qualità non rispecchiava ciò che loro volevano. A distanza di un mese e mezzo , dopo ripetuti tentativi di mettermi in contatto con loro, mi arriva un messaggio con cui mi si chiedeva le quattro stampe a cui io rispondo che non avendo avuto notizie non avevo fatto stampare niente. Ma prendendo la palla al balzo invio subito 4 foto a mia scelta chiedendo se potessero andare bene. Dopo aver ricevuto l'approvazione e aver fatto eseguire le stampe, mi provo a mettere in contatto con loro. Ma nessuna risposta. Quindi armato di santa pazienza mi reco presso la loro attività commerciale, portando le stampe e il conto da saldare. In quel frangente gli comunico che purtroppo non ero riuscito a trovare il fotolibro che volevano. La loro risposta fu molto candida e in un primo momento disarmante: " Se devo pagare un altro professionista per avere il foto libro a te te non do proprio niente". Allorchè ,mantenendo tutta la calma possibile e immaginabile , rispondo che a me anche se non mi avessero saldato il conto la vita non cambiava poi di tanto e che l'unica cosa di cui mi sarei dispiaciuto fosse il fatto di essermi fidato di loro. Sono anche convinto che la mia risposta non abbia portato a un pentimento alcuno, ma sono uscito con la determinazione che mai più, negli affari , mi sarei fidato di un cliente.

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