Una foto che dice tutto
- Francesco Piliero
- 23 mag
- Tempo di lettura: 1 min
Partiamo un attimo da un particolare di una foto:

Come l'anno scorso anche quest'anno continua la mia collaborazione con Pic mood per la realizzazione di servizi fotografici sui passi montani.
Il lavoro consiste di appostarsi su un passo di montagna e fotografare le moto che passano, trasferire a fine giornata gli scatti all'agenzia ,che provvederà poi a pubblicarli sul sito e poi chi vorrà potra acquistarle.
Ora c'è da dire che in due anni di servizio sono stati di gran lunga superiori i saluti che le offese, ma c'è, come nel caso immortalato, chi invece di salutare alza il dito medio in segno di disprezzo. Lungi da me il condannare la libertà di chiunque faccia gesti del genere contro persone che magari, a loro modo di vedere, sono ad infastidirli.
Ma facciamo alcuni distinguo:
chi è sulla strada a fotografare fa una cosa stra-lecita, in quanto l'attività è paragonata alla fotografia da strada.
non vi è alcuna violazione della privacy, in quanto nessuno a meno chi sa di essere passato di lì potrà risalire alla identità di qualcuno.
normalmente chi è a bordo strada è un professionista che talvolta si sveglia presto la mattina per fare, sì un lavoro che ama, ma che costa amche tamto sacrificio.
Dunque fare un gesto del genere verso chi a bordo strada sta fotografando e non sta obbligando nessuno all'acquisto di niente, è semplicemente un gesto di gratuita offensività verso un lavoratore che ha passione per i motori e le due ruote.
P.S. ad essere sinceri poi la moto non valeva nemmeno lo sforzo dello scatto
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