Tralasciando le metodologie completamente automatizzate, esistono due tipologie ,in via generale ,di metodo , con le quali è possibile esporre le immagini che vogliamo immortalare: manuale o a priorità di tempo e di diaframma. Va de se che la modalità manuale è quella modalità con la quale siamo noi a definire tutti i parametri della scena: iso, apertura diaframma e tempo di scatto. In questo caso , l'unico riferimento che abbiamo a disposizione è l'esposimetro che ci indica come stiamo esponendo la scena. Siccome anche la tecnologia fotografica è in continua evoluzione e le vecchie reflex verranno col tempo sostituite dalle mirrorless, apro una piccola parentesi su questi due sistemi. Il sistema con specchio, reflex, riproduce nel mirino ottico l'immagine che vede il nostro occhio, quindi non tenendo conto dei parametri impostati dalla macchina fotografica, e in nostro aiuto interviene l'esposimetro incorporato, che altro non fa che elaborare i dati con i parametri impostati e con facile lettura ci dice in tempo reale se la nostra foto sarà esposta correttamente oppure se è sotto o sovra esposta. Di contro le mirrorles sono sistemi che non hanno uno specchio che riproduce l'immagine che vediamo con gli occhi ma bensì ciò che vediamo dal mirino è una riproduzione digitale già esposta, ovvero che tiene conto dei parametri impostati e quindi in tempo reale già dall'oculare abbiamo una riproduzione della scena finale . Anche nelle reflex è possibile attivare questa caratteristica , attivando il live wiev , che di pratica esclude lo specchio e riproduce l'immagine sullo schermo posteriore. Ma è possibile utilizzare anche due importantissime modalità di esposizione che ci possono venire in aiuto quando scattiamo; ovvero la modalità a priorità di diaframma e quella a modalità di tempo. In questo caso , una volta impostato il livello iso alla quale vogliamo scattare , basterà impostare con quale apertura focale o con quale tempo e la macchina fotografica in automatico deciderà l'altro parametro. E' possibile quando scattiamo in priorità di diaframma, anche impostare la macchina affinchè , non scenda mai sotto un determinato tempo di scatto, questo ci permette , per esempio , di evitare che la stessa non scelga tempi dell'otturatore troppo lunghi i quali ci imbattono in problematiche di mosso fotografico. Quando lavoriamo in modalità di diaframma o di tempo, la macchina tenderà, ove possibile, a impostare l'altro parametro affinchè l'immagine finale abbia un'esposizione corretta, ma a noi è data anche la possibilità di poter dire alla macchina di scegliere lo stesso in modo che l'immagine possa risultare sotto o sovra esposta di un numero prefissato di stop. Questa tecnica , per esempio, ci potrebbe servire per non bruciare ,con una sovra esposizione eccessiva, un cielo in pieno giorno. Ultimissima cosa da impostare è come la macchina fotografica deve leggere la luce per esporre, ma nell'ultimo capitolo faremo delle prove pratiche per concludere tutto quello che c'è da dire sull'esposizione.
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